Il Prosecco è il vino da aperitivo per eccellenza. È apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto fresco e per il suo carattere. Le bollicine, delicate e persistenti, danno brio a questo vino bianco, che è prodotto tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Negli ultimi anni, il Prosecco è diventato più popolare che mai, complice anche il fatto che le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state inserite nella lista dei siti considerati come Patrimoni mondiali dell’umanità da parte dell’Unesco.
Questo riconoscimento sottolinea non solo la bellezza di un territorio unico, disegnato da estese distese di vigneti, ma esalta anche un vino dalle caratteristiche molto interessanti. In questo articolo, ci concentreremo su come trattare le bottiglie di Prosecco, come conservarle per venire conquistati dai loro aromi e dal loro gusto e come servire correttamente uno dei vini bianchi più amati d’Italia.
Prosecco: che cosa occorre sapere in sintesi?
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di Prosecco si fa riferimento alla sua versione spumante. Il motivo è presto detto: questa modalità di lavorazione costituisce la quasi totalità della produzione di questo vino. Bisogna però sapere che esistono anche un Prosecco frizzante e un Prosecco tranquillo.
Tutte queste versioni sono tutelate dalle denominazioni DOC e DOCG, che ne certificano l’origine e i metodi produttivi.
Il Prosecco spumante, ottenuto da uve Glera, viene lavorato con metodo Charmat e viene consumato generalmente entro due anni dalla data di produzione.
Come aprire il Prosecco e come servirlo?
Un errore comune, tra le persone poco esperte di vino, è stappare lo spumante facendo saltare il tappo con forza. Questa manovra non andrebbe mai fatta, perché la pressione esercitata dal tappo altera l’equilibrio del vino e può comportare una perdita di aromi o delle variazioni nella sua frizzantezza.
Quando si vuole aprire una bottiglia di Prosecco, bisognerebbe invece rimuovere la capsula che protegge il tappo in sughero e poi ruotare lentamente il tappo stesso, così da farlo fuoriuscire con delicatezza.
Idealmente, il Prosecco andrebbe versato in un bicchiere a diamante, fino al livello di massima ampiezza del bicchiere. Questa forma del bicchiere permette al vino di sprigionare al meglio tutti i suoi aromi, così da poter apprezzare appieno le caratteristiche olfattive e di gusto del Prosecco.
In alternativa, se non si hanno a disposizione dei bicchieri a diamante, si può usare un bicchiere a stelo alto, da riempire al massimo fino ai due terzi della sua capacità. Bicchieri di questo tipo sono davvero ottimi per servire il Prosecco, perché possono essere afferrati alla base senza che la mano sia a contatto con la parte del bicchiere che contiene il vino, evitando il rischio che quest’ultimo si riscaldi.
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Qual è la temperatura di servizio de Prosecco? E qual è la sua temperatura di conservazione?
Servire il Prosecco alla giusta temperatura fa la differenza. In effetti, questo è un vino da gustare freddo: la temperatura di servizio ideale, nello specifico, si situa tra i 6 e gli 8° C. Può invece essere conservato a qualche grado in più, tra gli 11 e i 12° C.
Per un risultato ottimale, si può trasferire la bottiglia di Prosecco dalla propria cantinetta al frigorifero qualche ora prima di servirlo oppure raffrescare la bottiglia, immergendola in un secchiello con il ghiaccio poco prima dell’aperitivo.
Come abbinare il Prosecco?
Alla vista, il Prosecco ha un colore giallo paglierino molto chiaro e si può apprezzare il perlage dato dalla presenza di bollicine fini e persistenti. All’olfatto, invece, il Prosecco presenta un ricco bouquet di aromi, che richiamano soprattutto la frutta e i fiori.
Si può gustare il Prosecco in abbinamento con antipasti e aperitivi, soprattutto a base di pesce fresco. Chi desidera un abbinamento più originale può proporre il Prosecco anche in accompagnamento al dessert.
Come conservare il Prosecco?
La conservazione corretta del Prosecco consente di portare a tavola un prodotto di altissima qualità, che sarà apprezzato da tutti i presenti al pranzo o alla cena.
Per i vini spumanti, rispettare le regole di conservazione è ancora più importante che per gli altri tipi di vini. E dunque? Le regole di base da seguire per la giusta conservazione del Prosecco sono poche: è sufficiente mantenere le bottiglie in orizzontale, al riparo dalla luce, in un ambiente a temperatura e umidità costanti e, soprattutto, non sottoporre mai le bottiglie a spostamenti e a vibrazioni. Tutte queste accortezze serviranno a mantenere il vino nelle condizioni ottimali.
Dal momento dell’acquisto fino al momento del servizio, è bene conservare le proprie bottiglie di Prosecco in una cantinetta per il vino. La cantinetta è infatti progettata per offrire le migliori condizioni di conservazione possibili. Grazie alla presenza di un ambiente controllato, il Prosecco manterrà le sue caratteristiche distintive, sia in termini di aromi che di gusto.
La disponibilità di cantinette di diversa dimensione e struttura fa sì che ognuno possa fare la scelta più adeguata sulla base delle proprie abitudini di consumo del vino. In linea generale, una cantinetta a una sola temperatura è una buona soluzione per chi consuma poche tipologie di vini con caratteristiche simili tra loro, mentre una cantinetta a doppia temperatura può rivelarsi la soluzione giusta per chi, all’interno della sua collezione, presenta una grande varietà di bottiglie di bianchi, rossi, rosé e spumanti.
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