Il Grechetto è un vino bianco ottenuto dall’omonimo vitigno distribuito in tutta l’Italia centrale e particolarmente comune in Umbria. Questo vitigno a bacca bianca deve il suo nome, con ogni probabilità, alle sue origini greche. Attualmente le zone in cui si concentra la maggior parte della produzione si trovano a Orvieto e a Todi, tanto che si distingue tra Grechetto di Orvieto, o Grechetto, e Grechetto di Todi, o Grechetto Gentile.
Dal vitigno Grechetto si ricava un vino sapido e versatile, che viene utilizzato da solo o proposto in combinazione con altre uve e in particolare con lo Chardonnay. Quest’uva si presta a diversi metodi di lavorazione e di vinificazione: si ricavano così il Grechetto fermo, quello spumantizzato e quello passito.
Il vino fermo è secco, fresco e fruttato, frutto della vinificazione in bianco, cioè senza contatto con le bucce, e di una fermentazione a temperatura controllata. A seconda della zona di produzione e della tipologia, il Grechetto può essere affinato in acciaio, in legno o in bottiglia. Il risultato sarà diverso caso per caso, permettendo di ottenere un vino più delicato o strutturato.
Come servire il Grechetto?
Per servire al meglio il Grechetto bisogna tenere conto del tipo di vino e della sua annata. In generale, si consiglia una temperatura di servizio tra i 10 e i 12 gradi per i grechetti giovani e fruttati, e tra i 12 e i 14 gradi per quelli più strutturati e invecchiati. È più bassa, invece, la temperatura di servizio per il Grechetto in versione spumante, attorno ai 6°C, e per il Grechetto passito, che dà il meglio quando è servito attorno agli 8°C.
Il bicchiere ideale per gustare al massimo il Grechetto è quello a tulipano, con una forma allungata e ampia, in modo da esaltare gli aromi e la freschezza del vino. Il vino passito andrebbe servito in un bicchiere apposito, mentre la versione spumante può essere proposta in flûte o in un bicchiere largo.
In tutti i casi, prima del servizio è consigliabile aprire la bottiglia con un anticipo di almeno 30 minuti. Così facendo, si dà al tempo al vino di ossigenarsi e ad eventuali depositi di posarsi sul fondo.
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Come degustare il Grechetto?
Quando arriva il momento della degustazione è bene analizzare il vino dal punto di vista visivo, olfattivo e, infine, gustativo.
Nel bicchiere il Grechetto si presenta con un bel colore giallo paglierino, più o meno chiaro a seconda della maturazione e della zona di produzione. Al naso, il Grechetto offre profumi di fiori bianchi, frutta gialla, miele e mandorla, mentre al palato il Grechetto è secco e sapido, con una buona acidità e una persistenza media.
La versatilità del Grechetto si esprime anche a tavola. La versione ferma può essere abbinata con successo a piatti a base di pesce, ma anche con carni bianche, formaggi freschi e verdure. In alternativa, si può servire il Grechetto anche come aperitivo, in accompagnamento a snack a base di affettati e di formaggi delicati.
A fine pasto un Grechetto spumante o passito può accompagnare il dessert, a base di creme o frutta fresca, oppure dei biscotti secchi.
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Come conservare il Grechetto?
Il luogo ideale in cui conservare il Grechetto è fresco, buio e asciutto, lontano da fonti di calore e dalla luce diretta del sole.
La temperatura ideale a cui andrebbero conservate le bottiglie di Grechetto è tra i 12 e i 15 gradi centigradi, con un’umidità relativa compresa tra il 60 e l’80%. La soluzione migliore per ottenere risultati ottimali è dotarsi di una cantinetta vino. Questo elettrodomestico permette di impostare la temperatura desiderata e controllare le condizioni ambientali. Inoltre, mantiene il vino al buio e lontano dalle vibrazioni. All’interno della cantinetta il Grechetto può maturare in posizione orizzontale, in modo che il tappo si mantenga umido e che il vino non ossidi.
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