Come ordinare il vino al ristorante
Ordinare una bottiglia di vino al ristorante può diventare un’esperienza molto stressante per quelli tra di noi che non se ne intendono particolarmente.
Niente paura, ci siamo noi che veniamo in vostro soccorso con poche semplici regole.
Ecco 5 consigli da seguire anche se non siete grandi intenditori ma volete fare bella figura!
1. Non scegliete il vino prima del cibo
La scelta del vino è una questione di abbinamenti. Non ha senso farla prima che i commensali abbiano deciso cosa mangiare.
Se proprio ci tenete potete dare un’occhiata iniziale alla carta, ma in silenzio e senza fare proposte. In fondo siamo al ristorante…prendiamo 5 minuti in più per goderci la cena!
2. Bicchiere o bottiglia?
Qui entra in gioco la matematica: di norma se almeno tre persone vogliono bere lo stesso vino è conveniente ordinare una bottiglia.
3. Lasciatevi incuriosire dai vini strani
Se il gestore di un ristorante mette in carta un vino particolarmente insolito o esotico, probabilmente significa che quel vino è davvero adatto ad essere abbinato alla cucina che si fa in quel ristorante. Inoltre, il fatto che il vino sia inusuale e poco noto vi consente di fare tutte le domante che volete al cameriere senza apparire incompetenti.
4. La regola della seconda bottiglia più economica
Nessuno vuole sembrare troppo tirchio quando ordina vino al ristorante, e quindi spesso non ce la sentiamo di ordinare la bottiglia più economica della lista. La seconda più economica ci appare un buon compromesso tra la necessità di non spendere una fortuna e quella di salvare la faccia. Piccolo problema: i ristoratori sono perfettamente al corrente di questo meccanismo, e quindi tendono ad attribuire il secondo prezzo più basso ad una bottiglia su cui il ricarico è molto alto. Al contrario, la bottiglia più economica spesso è un buon affare, quindi non dovreste avere paura di ordinarla.
5. Assaggiare
Anche se siete al ristorante, prendetevi 2 minuti e ricordatevi due cose. La prima è di guardare subito la bottiglia: capita spesso che l’annata del vino servito non corrisponda a quella indicata sulla lista. La seconda che al momento dell’assaggio tutto quel che dovete fare è guardare il vino, annusarlo e berne un piccolo sorso, ricordandovi che il proposito dell’assaggio non è stabilire se il vino vi piace (ormai l’avete ordinato) ma capire se c’è qualcosa che non va, ad esempio se sa di tappo.
Ecco, da oggi potrete sedervi al ristorante senza quell’ansia che vi assale quando arriva il momento di ordinare.
Qualche consiglio anche per i ristoratori?
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